Digital 10 Gennaio 2025

I trend del digital marketing per il 2025

By: OpenBox
I trend del digital marketing per il 2025

Il 2025 si preannuncia come un anno cruciale per il digital marketing, con l’intelligenza artificiale (AI) pronta a ridefinire i lavori creativi, e il video marketing destinato a diventare sempre più iper-personalizzato. 

La data privacy diventerà fondamentale in questo contesto, con i consumatori che richiederanno maggiore trasparenza e controllo sui loro dati

Inoltre, la sostenibilità passerà da semplice trend a vera e propria necessità, con i brand che dovranno dimostrare il loro impegno verso l’ambiente.

Analizziamo insieme i principali trend del digital marketing per il 2025, con una panoramica completa delle sfide e delle opportunità che attendono le aziende. 

1. Intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale (AI) sta rapidamente trasformando il panorama del digital marketing, offrendo nuovi modi per personalizzare l’esperienza del cliente e automatizzare i processi creativi

L’AI diventerà fondamentale per le strategie di marketing. Le Intelligenze Artificiali avanzate come ChatGPT e Claude permettono la personalizzazione dei contenuti su larga scala e l’ottimizzazione dei processi.

Il prompt engineering e le tecniche CoT (Chain of Thoughts) sono essenziali per personalizzare il tono di voce (TOV) di un brand. Tuttavia, è importante andare oltre e utilizzare la RAG (Retrieval Augmented Generation) per organizzare le informazioni in modo strategico e ottenere output di qualità dall’AI.

È fondamentale conoscere e distinguere tra AI Agent e GPT. Il primo è un sistema autonomo che risolve problemi e completa attività senza intervento umano continuo

Gli AI Agent sono caratterizzati da:

  • autonomia: eseguono compiti complessi in modo indipendente;
  • interazione con l’ambiente: raccolgono e analizzano dati da diverse fonti per prendere decisioni;
  • applicazioni ampie: sono utilizzati in settori come e-commerce, robotica e customer service.

Un esempio di AI Agent è un sistema che monitora i livelli di inventario e ordina automaticamente i prodotti mancanti

I GPT, invece, sono modelli di AI specializzati nella comprensione e generazione di testo in linguaggio naturale

Eccellono nella generazione di testi, traduzione, risposta a domande e sintesi di contenuti. Si basano su un pre-addestramento su enormi dataset testuali per apprendere le regole del linguaggio umano. 

A differenza degli AI Agent, i GPT non sono autonomi e richiedono un input umano per attivarsi. Un esempio di utilizzo di GPT è la creazione di contenuti personalizzati per campagne di marketing.

L’AI, però, non deve essere vista come un sostituto dei creativi, ma come un collaboratore strategico

Per il 2025, le aziende di successo saranno quelle che troveranno l’alchimia perfetta tra tecnologia e creatività umana. L’obiettivo è utilizzare l’AI in modo strategico per migliorare la creatività e l’efficienza dei processi di marketing, non per sostituire completamente i professionisti.

2. Video Marketing

Il video continuerà ad essere anche nel 2025 una delle forme di contenuto dominanti nel digital marketing, con piattaforme come TikTok che non accennano ad arrestare la loro crescita. 

Secondo un report di Synthesia, gli utenti di TikTok trascorrono in media 90 minuti al giorno sulla piattaforma. 

Un dato interessante riguarda i video in cui compare una persona che parla in overlay su uno sfondo: in questi casi, c’è l’80% di probabilità che l’utente si fermi a guardarli. 

L’ascesa dei video brevi, come quelli su TikTok, Instagram Reels e YouTube Shorts, è dovuta a diversi fattori. Tra questi, la riduzione della soglia di attenzione degli utenti, sempre più bombardati da contenuti online, e la preferenza per un’esperienza di consumo veloce e immediata. 

Su questo argomento consigliamo la lettura del nostro articolo Perché gli short video funzionano così tanto?

L’iper-personalizzazione rappresenta il futuro del video marketing, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale e dell’analisi dei dati per creare esperienze uniche per ogni spettatore. 

Immaginiamo uno scenario in cui un utente, navigando su Instagram o TikTok, visualizza un video sponsorizzato in cui la persona presente lo saluta chiamandolo per nome e gli propone un’offerta su un prodotto che ha recentemente visualizzato in un e-commerce. 

Un altro esempio potrebbe riguardare un utente che, dopo aver mostrato interesse per una felpa, visualizza un video in cui gli viene comunicata la sua disponibilità e un’offerta speciale con un codice sconto personalizzato.

Questi scenari, seppur futuristici, saranno possibili grazie alla capacità di raccogliere e analizzare dati come il nome dell’utente, la sua cronologia di navigazione e le sue preferenze

Tuttavia, l’iper-personalizzazione pone importanti questioni legate alla data privacy. In un contesto in cui le aziende hanno accesso a una quantità sempre maggiore di dati personali, diventa fondamentale garantire la trasparenza e il rispetto della privacy degli utenti

3. Data Privacy

Come già accennato, il 2025 sarà l’anno in cui la gestione dei dati e della privacy diventerà un elemento cruciale per le aziende. 

L’entrata in vigore di nuove normative in diverse parti del mondo e la crescente consapevolezza dei consumatori sui loro diritti digitali costringeranno le aziende a ripensare completamente il loro approccio alla raccolta e all’utilizzo dei dati. 

In questo contesto, la “privacy-first communication” si presenta come un nuovo paradigma per la comunicazione aziendale. Si tratta di creare un dialogo trasparente con gli utenti. 

Le aziende dovranno essere trasparenti su come utilizzano i dati dei consumatori e offrire loro un reale valore in cambio della condivisione di tali informazioni. 

Questo approccio, basato sulla fiducia e sul valore reciproco, sarà fondamentale per costruire relazioni solide con i clienti e garantire il successo a lungo termine.

4. Sostenibilità

La sostenibilità sta rapidamente passando da semplice trend a necessità imprescindibile per le aziende. 

I consumatori sono sempre più attenti alle questioni ambientali e sociali, e premiano i brand che dimostrano un impegno concreto in questo ambito. 

Secondo alcuni dati raccolti da Business Dasher, il 72% dei consumatori ha dichiarato di acquistare più prodotti ecologici rispetto a cinque anni fa, e le ricerche online di prodotti sostenibili sono aumentate del 71% nello stesso periodo. 

Addirittura, il 62% dei consumatori si dichiara disposto a cambiare le proprie abitudini di acquisto per ridurre l’impatto ambientale.

Tuttavia, è importante distinguere tra greenwashing, ossia la pratica di promuovere un’immagine eco-friendly senza un reale impegno, e vere iniziative green. 

Nel 2025, non basterà più “parlare” di sostenibilità, ma sarà necessario “dimostrarla” con azioni concrete. Insomma, meno chiacchiere e più azioni!

Le aziende dovranno integrare la sostenibilità in ogni aspetto della loro comunicazione aziendale, dalla produzione dei contenuti alla loro distribuzione. 

Questo significa, ad esempio, misurare e comunicare l’impatto ambientale delle campagne digitali, tenendo presente che anche il digitale ha un costo in termini di emissioni.

5. Content Marketing

La Generazione Z sta guidando un cambiamento profondo nel modo in cui i consumatori interagiscono con i brand, spingendo verso un’esperienza più autentica e genuina

Cresciuta in un contesto saturo di stimoli digitali, la Gen Z guarda con scetticismo alla pubblicità tradizionale, percepita come invasiva e poco credibile. 

I giovani preferiscono contenuti reali e spontanei, spesso creati da influencer, creator o altri utenti. 

In questo scenario, la collaborazione con i creator diventa fondamentale per i brand che desiderano costruire fiducia e engagement, poiché non sono solo semplici influencer, ma veri e propri costruttori di community in grado di generare un legame autentico con il pubblico.

Il ruolo del Social Media Manager, di conseguenza, sta evolvendo verso quello di Creator aziendale. Non basta più pianificare e pubblicare post: il Social Media Manager 2.0 deve saper creare contenuti multimediali di alta qualità, mettendo spesso la propria personalità al centro della comunicazione. 

Questo approccio, basato sulla creazione di una connessione umana autentica e sullo sviluppo di competenze narrative e di videomaking, permette di dare un volto e una voce al brand, rendendolo più accessibile e umano.

6. SEO

Negli ultimi anni, abbiamo assistito ad una frammentazione delle piattaforme utilizzate dagli utenti per la ricerca di informazioni e prodotti. 

Mentre in passato Google era il punto di riferimento principale, oggi gli utenti si rivolgono a diverse piattaforme a seconda delle loro esigenze e del tipo di informazione che cercano.

Questa frammentazione delle piattaforme di ricerca ha portato alla nascita del concetto di “Search Everywhere Optimization”

In pratica, questo significa che i brand non possono più limitarsi ad ottimizzare i propri contenuti per Google, ma devono adottare una strategia SEO multicanale, presidiando le diverse piattaforme dove i loro potenziali clienti cercano informazioni e prodotti.

Diventa quindi fondamentale:

  • individuare le piattaforme più rilevanti per il proprio target di riferimento;
  • ottimizzare i contenuti per ciascuna piattaforma, tenendo conto delle specifiche caratteristiche e degli algoritmi di ricerca;
  • adattare il linguaggio e il formato dei contenuti alle diverse piattaforme;
  • monitorare le performance su ciascun canale e adattare la strategia di conseguenza.

In questo contesto, l’attribuzione multilivello, un modello di analisi che permette di valutare il contributo di diversi canali marketing alle conversioni, diventa uno strumento essenziale per valutare l’efficacia delle diverse attività SEO

Considerando i diversi touchpoint del percorso di acquisto, questo tipo di attribuzione permette di capire quali canali contribuiscono maggiormente alle conversioni, offrendo una visione più completa e precisa del ritorno sull’investimento delle diverse strategie SEO.

7. Social Shopping

Il Social Commerce sta vivendo un momento di forte crescita, grazie all’integrazione sempre più diffusa dell’opzione “clic-to-buy” all’interno delle piattaforme social. 

Questo significa che gli utenti possono acquistare prodotti direttamente dai social media, senza dover abbandonare l’app o il sito web. 

Parallelamente, si sta assistendo all’ascesa della ricerca vocale e visuale tramite strumenti come Google Lens

Questo significa dover adattare le proprie strategie per intercettare queste nuove modalità di ricerca. Nel caso della ricerca vocale, ad esempio, le query sono più lunghe e in linguaggio naturale, simili a una conversazione. 

Diventa quindi importante ottimizzare i contenuti per parole chiave long-tail e per un linguaggio più colloquiale

Su questo argomento, consigliamo di leggere l’articolo La SEO si sta trasformando in AEO (Answer Engine Optimization)?.

Per quanto riguarda la ricerca visuale, è fondamentale ottimizzare le immagini e i video, utilizzando metadati pertinenti e assicurandosi che siano di alta qualità e facilmente riconoscibili dagli algoritmi di ricerca.

Conclusioni

In conclusione, il panorama del digital marketing nel 2025 si preannuncia ricco di sfide e opportunità. 

I trend chiave che abbiamo analizzato delineano un futuro in cui la connessione autentica con il consumatore sarà fondamentale.

Per le aziende, questo significa dover adattarsi rapidamente ai cambiamenti in atto, sperimentando senza paura nuovi approcci e tecnologie

Soprattutto, sarà fondamentale porre l’autenticità al centro di ogni strategia, costruendo un rapporto di fiducia e trasparenza con i propri clienti. Solo così sarà possibile emergere in un mercato sempre più competitivo e complesso.

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