Social Media 7 Settembre 2018

Come ottimizzare il tuo profilo LinkedIn per essere notato dalle aziende

By: Matteo Pogliani
linkedin

Dal 5 maggio 2003, data di lancio, LinkedIn non conosce flessioni e continua nella sua crescita esponenziale.

Con i suoi 560 milioni di utenti globali, di cui 11 solo in Italia, è senza ombra di dubbio il social network professionale più grande e impattante al mondo.

Per struttura è considerato l’arena sociale ideale per chi è in cerca di un lavoro o per chi, semplicemente, vuole creare una rete di contatti intorno al proprio business.

Nonostante LinkedIn, per sua stessa costituzione, sia orientato alla semplificazione dell’incontro tra domanda e offerta nel mercato del lavoro, è fondamentale procedere alla creazione di un profilo quanto più completo e qualificante per essere notato dalle aziende che agiscono nel settore di interesse.

I passaggi da seguire per dar vita ad un account d’impatto sono molteplici; è necessario dunque esaminarli in maniera dettagliata.

Credibilità e autorevolezza del tuo profilo LinkedIn: fornisci informazioni precise e complete

LinkedIn è una piattaforma che premia in maniera considerevole i profili con informazioni dettagliate ed esaurienti.

Il profilo LinkedIn deve rappresentarti, deve comunicare quello che puoi offrire, quello che puoi risolvere.

Il primo passo per costruire reputazione è partire da primary info precise e dettagliate:

  • nome e cognome;
  • headline;
  • summary.

Questi, come afferma il LinkedIn trainer Mirko Saini, sono i primi elementi visionati da un possibile nuovo cliente o azienda interessata: è qui che arriva la decisione di approfondire o meno la conoscenza del contatto.

Nome e Cognome

Il nomeche viene inserito è di vitale importanza. Può sembrare un’azione banale, quasi scontata, ma non lo è.

LinkedIn è una piattaforma professionale (ripeterlo non fa mai male), non si possono associare al proprio profilo nomignoli, soprannomi o appellativi scherzosi.

Nome e cognome: su LinkedIn bastano e avanzano.

Lo scopo è dare una buona impressione di sé, un soprannome farebbe crollare la credibilità anche di un professionista molto preparato e abile.

Headline

Altro passaggio significativo è come realizzare una headline che faccia comprendere a chi legge cosa sei in grado di fare per lui.

Per arrivare a questo, bisogna definire un campo preciso in cui muoversi. Essere troppo vaghi sui servizi che si possono offrire non è l’ideale.

Andare dritto al punto, dunque, è quello che ti serve: utilizza keyword o perifrasi per fare chiarezza sulla tua professione.

In ultima analisi, focus sulla struttura della summary.

Summary

La summary di LinkedIn non deve essere un’occasione di auto-referenzialità, è sbagliato parlare di se stessi.

In quest’area deve trovare spazio un linguaggio discorsivo in cui esporre soluzioni, senza l’uso eccessivo di tecnicismi.

Così traspare anche chi sei, la tua personalità: si sceglie prima la persona e poi il professionista.

L’inserimento di una call to action è un’idea da non trascurare per invogliare il visitatore del tuo profilo ad approfondire maggiormente il tipo di professionalità offerta.

Per quanto riguarda il testo, infine, va proposto con una formattazione adatta per catturare attenzione: maiuscolo, capoversi o caratteri speciali.

Profilo LinkedIn: caratteristiche e importanza di una buona foto

L’immagine, in un mondo dinamico e altamente competitivo come quello di LinkedIn, è un fattore determinante: un account senza un’immagine del profilo risulterebbe molto penalizzante in funzione della creazione di una rete di contatti solida e qualificata.

Sono molto poche le persone disposte ad aggiungere un contatto privo di foto.

L’immagine per un profilo LinkedIn deve rispettare precisi canoni estetici, ambientali e tecnici, in modo da risultare professionale e rassicurante agli occhi di chi la guarda.

È consigliabile utilizzare una foto 500×500 pixel, qualitativamente valida e definita, ben orientata e scattata in un contesto professionale.

Oltre all’aspetto tecnico, ricorda di trasmettere autenticità, sicurezza e professionalità: un sorriso è sempre un buon viatico per arrivare alla trasmissione di queste caratteristiche.

Ricerca del tuo profilo LinkedIn: come agevolarla

LinkedIn è sì un social network, ma anche un motore di ricerca in cui è cruciale apparire tra i primi risultati.

In questo senso, nella gestione del profilo, risulta efficace l’applicazione di una strategia che preveda l’uso di parole chiave per cui essere posizionati.

Avere le idee chiare sulla rete che vuoi costruire, sul target a cui vuoi rivolgerti e su come vuoi comunicare le tue peculiarità è indispensabile.

Individuate le parole chiave (tre potrebbe essere un numero adatto), vanno inserite in maniera strategica nel tuo profilo LinkedIn, soprattutto nelle aree in cui devi indicare le tue esperienze lavorative, la qualifica, la formazione, le competenze e il riepilogo.

Non solo.

Le parole chiave sono uno strumento rilevante se inserite nei post o nelle segnalazioni che si condividono.

Ciò, oltre a portare benefici da un punto di vista delle ricerche, aiuterà non poco a trasmettere un senso di univocità tra quello che si propone e quello che si esprime.

La coerenza su LinkedIn non può assolutamente essere un aspetto secondario.

Quale rete di contatti per il tuo profilo LinkedIn?

Per il tuo profilo LinkedIn è consigliabile dare vita a una rete di contatti settoriale.

Molto spesso, appena sbarcate sul pianeta LinkedIn, le persone si chiedono come costruire la propria rete di contatti.

Vanno aggiunti i contatti che non operano nel proprio settore di interesse?

È giusto prediligere una rete chiusa, settoriale e più qualificata in relazione alle competenze di cui si dispone?

Questo è un vero e proprio dilemma, anche perché tra i contatti non pertinenti al settore di riferimento potrebbero rientrare amici, parenti o conoscenti.

Come bisogna procedere quindi?

Innanzitutto, per attirare l’attenzione di aziende potenzialmente interessate la prima cosa su cui focalizzarsi è il numero di contatti da raggiungere per impressionare e dare la sensazione di essere ben inseriti: avere una rete di almeno 500 contatti è senz’altro un’ottima cosa in tal senso.

Nella costruzione di una rete di queste dimensioni è lecito dare priorità all’aggiunta di profili qualificati nelle proprie aree di competenza, senza però osteggiare gli account non settoriali se si tratta di persone con cui si interagisce di frequente.

Aggiungere persone che non si conoscono è una straordinaria opportunità che tutte le piattaforme social danno ai propri utenti per allargare i propri orizzonti culturali e di conoscenza.

Su LinkedIn questa possibilità va sfruttata al meglio: far entrare all’interno della tua rete dei contatti in maniera casuale, senza un minimo d’azione filtrante e senza curarne il rapporto (un messaggio di benvenuto è un ottimo modo per accogliere un nuovo collegamento), è altamente sconsigliabile oltre che deleterio.

Ciascun contatto deve sentirsi parte integrante della rete: fallo sentire importante e coinvolto, interessati alla sua attività. Tante opportunità di rilievo possono nascere proprio in questo modo.

L’interazione è importante per la crescita del profilo LinkedIn

Non puoi fare a meno di interagire con altri utenti se hai l’obiettivo di far crescere il tuo profilo LinkedIn e farti notare dalle aziende.

Il social network di Microsoft tende a favorire gli account particolarmente attivi, quindi è molto importante dialogare e favorire lo scambio di opinioni con i tuoi contatti.

Commentare, postare contenuti di qualità, condividere esperienze deve essere un’attività quotidiana che si basi su informazioni fondate e autorevoli.

Detto questo, è utile far emergere il proprio punto di vista e proporre cose nuove ed interessanti.

Riportare fedelmente idee altrui può essere un’ottima cosa al fine di generare una sorta di collaborazione con professionisti dello stesso campo, ma è sempre meglio far emergere il proprio pensiero.

L’interazione, in ogni caso, deve rimanere in un range di rispetto verso chi ha opinioni differenti; aprirsi ad un confronto pacato non solo può generare uno scambio di conoscenze utile alla crescita personale e professionale, ma allo stesso tempo può produrre una reazione positiva in chi segue la discussione.

Mostrare apertura mentale verso opinioni contrarie è sicuramente un punto di forza da non sottovalutare.

Bisogna essere propositivi e positivi, non disfattisti e negativi.

Come scegliere i contenuti da pubblicare sul profilo LinkedIn

La scelta dei contenuti da pubblicare sul profilo LinkedIn deve essere sviluppata inizialmente come una specie di esperimento.

I post devono risultare sempre e comunque validi, ma bisogna capire quali sono gli argomenti che interessano alla tua cerchia: per forza di cose, quindi, saranno legati a tematiche riguardanti il tuo settore.

Una volta individuati, proporli in maniera adeguata è certamente un’attività a cui fare riferimento per puntare ad una crescita strutturata del tuo profilo.

In questo modo le possibilità di vedere aumentate reputazione e autorevolezza sono molto elevate.

Un’altra buona abitudine è quella di sfruttare la possibilità di creare post lunghi con Linkedin Publishing: anche in questo caso è fondamentale l’uso di parole chiave per aumentare la visibilità poiché i post vengono indicizzati da Google.

Oltre a ciò, questi contenuti sono molto utili per favorire un maggior coinvolgimento e attirare così l’attenzione di nuovi contatti e aziende.

Detto questo, l’utilizzo di contenuti multimediali è l’azione che va per la maggiore per cercare di aumentare l’audience del proprio profilo.

Un’indagine condotta da Cisco non solo conferma la tendenza, ma afferma che nel 2020 l’80% del traffico web sarà rappresentato dai video.

In un’ottica di uno sviluppo tale di contenuti audiovisivi, LinkedIn è una piattaforma centrale.

La pubblicazione di video in cui si trattano tematiche del proprio settore è molto efficace per far capire meglio il tipo di attività che si può offrire.

Conclusioni

Insomma, è evidente e tangibile che LinkedIn non sia un social network come tutti gli altri.

La sua inclinazione verso l’aspetto professionale non permette una gestione allegra del proprio account: se si vogliono ottenere dei risultati, delineare e mettere in pratica una strategia efficace è un qualcosa a cui non si può rinunciare.

D’altronde la qualità richiede impegno.

profilo linkedin infografica

Matteo Pogliani

Toscano di nascita ma lombardo di adozione, ho parlato prestissimo e non ho più smesso. Social media & Web strategist in Open-Box - Autore del primo libro italiano sul tema dell'Influencer Marketing

Articoli consigliati