Tech news 11 Febbraio 2022

Cosa sono e a cosa servono gli NFT (Non-fungible tokens)

By: Matteo Pogliani
Cosa sono e a cosa servono gli NFT (Non-fungible tokens)

Da un po’ di tempo a questa parte si sente spesso parlare di NFT, acronimo di Non-fungible tokens (Gettone Digitale Non Fungibile o Non Replicabile, in italiano), ma cosa sono esattamente, a cosa servono e perché utilizzarli?

Cerchiamo, insieme, di chiarire un po’ le idee su questo nuovo fenomeno, spiegandolo in modo semplice (impresa tutt’altro che agevole!).

In effetti, per comprenderlo a pieno sarebbe necessario possedere conoscenze in ambito FinTech e dimestichezza con concetti come cryptovaluta, blockchain e token.

Non abbiamo la presunzione di esaurire un argomento tanto complesso con un singolo contenuto, per questo ci limiteremo a rispondere ad alcune delle domande più frequenti sul tema.

Iniziamo. 

Cosa sono gli NFT

Quando senti nominare gli NFT devi innanzitutto sapere che si sta parlando di opere digitali, uniche, non riproducibili e non modificabili, in quanto registrate su blockchain e certificate.

Questi token, quindi, sono pensati per essere a tutti gli effetti dei veri e propri oggetti da collezione.

La blockchain è un registro di contabilità condiviso e immutabile, utilizzato per:

  • facilitare il processo di registrazione delle transazioni;
  • tenere traccia dei beni in una rete commerciale;
  • instaurare un rapporto di fiducia.

Viene considerato un sistema affidabile e sicuro in vari settori, dalle banche alla pubblica amministrazione, e non solo per la circolazione delle cryptocurrency.

Grazie alla blockchain, infatti, si è avuto accesso ad un sistema per scrivere informazioni pubbliche e non modificabili su un registro digitale.

Di conseguenza, un’opera certificata NFT e registrata su blockchain è unica e dal valore elevato.

Cosa vuol dire “non fungibile”?

Come già indicato prima, il termine NFT è l’acronimo di “Non-Fungible Token”, dove non fungibile indica qualcosa di unico, non replicabile e non sostituibile.

Per capirci, un Bitcoin è fungibile, poiché può essere sostituito con un altro, mentre gli NFT no.

Gli NFT possono essere riconosciuti in qualsiasi oggetto digitale – un video, una foto, una GIF, un testo, un articolo, un audio – e nel momento in cui vengono certificati come NFT, valgono come se l’autore vi avesse apposto la firma. Un po’ come accade, nel “mondo fisico”, con le copie serigrafate di un’opera d’arte.

Da quel momento in poi, quindi, nessuno può contestarne l’autenticità!

Così è nata la Crypto Art, che ha ottenuto un successo clamoroso nell’ultimo anno; essa consiste nel produrre opere d’arte certificate con NFT per vederle all’asta anche a centinaia di migliaia o milioni di euro.

A cosa servono gli NFT

Se ti stai chiedendo per quale motivo qualcuno dovrebbe spendere tanti soldi per comprare qualcosa di virtuale, la risposta è che acquistare NFT è come possedere delle azioni.

Sono a tutti gli effetti un investimento per il futuro, poiché non acquisti l’opera d’arte nel senso stretto del termine, ma ti garantisci la possibilità di rivendicarne la proprietà e, eventualmente, rivenderla in futuro.

Come qualsiasi azione o strumento finanziario, un NFT acquistato ora potrebbe acquisire valore nel tempo ed essere rivenduto a un prezzo molto più alto.

Al momento, gli NFT più diffusi riguardano l’arte digitale, come disegni, foto, gif o illustrazioni, tuttavia il potenziale è molto più ampio.

Basti pensare al precedente creato da Jack Dorsey, ex CEO di Twitter, che ha venduto come NFT il primo tweet della storia a 2,9 milioni di dollari.

Gli NFT costano tanto perché l’entusiasmo della comunità crittografica di investire in questo genere di opere ha fatto salire i prezzi alle stelle.

Inoltre, grazie agli NFT, un artista digitale può guadagnare dal proprio lavoro e la loro unicità ne aumenta il valore.

Quindi, per rispondere alla domanda iniziale, gli NFT servono come investimento. Per trarne profitto, però, bisogna acquistare e poi scegliere il momento giusto per rivendere.

Come acquistare NFT

Se vuoi cavalcare l’onda e provare a finalizzare un guadagno, acquistando NFT, devi seguire degli step.

Come abbiamo detto, ti consigliamo di effettuare un simile investimento se hai dimestichezza con la tecnofinanza.

Semplificando, per acquistare NFT devi:

  • Possedere un wallet, un portafoglio digitale;
  • Possedere delle criptovalute;
  • Avvalerti di una blockchain. Quella più utilizzata al momento è Ethereum.

Mentre, se sei creatore di NFT e vuoi vendere le tue opere, i migliori market place dove venderli sono:

Nel NFT Report 2020, pubblicato da Atelier BNP Paribas e Nonfungible.com, viene documentato che il mercato degli NFT ha superato i 250 milioni di dollari, con un +66% di compratori e +24% di venditori.

Pro e contro degli NFT

Il vantaggio più ovvio degli NFT è l’efficienza del mercato, poiché la conversione di un bene fisico in uno digitale snellisce i processi e rimuove gli intermediari.

Uno degli svantaggi principali, invece, è che potresti perdere l’accesso al tuo token non fungibile se la piattaforma che ospita l’NFT fallisce.

Insomma, in poche parole, è un mercato in piena evoluzione che probabilmente darà grandi risultati in futuro, quindi sta a te decidere se entrare in gioco oppure no.

Ma, come abbiamo già sottolineato, il nostro consiglio è di avvicinarti a questo tipo di investimento solo dopo aver acquisito le nozioni necessarie o, ancora meglio, affidandoti ad un consulente FinTech che possa seguirti in questo percorso ancora poco esplorato.

Matteo Pogliani

Toscano di nascita ma lombardo di adozione, ho parlato prestissimo e non ho più smesso. Social media & Web strategist in Open-Box - Autore del primo libro italiano sul tema dell'Influencer Marketing

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