- Perché fare personal branding?
- Perché puntare su Instagram
- Pubblica alla giusta ora, con la giusta frequenza
- L’importanza degli hashtag per il personal branding
- La sponsorizzazione dei post
- Personal branding: stories e igtv
- Il tuo biglietto da visita: il profilo Instagram
- Sii il social media manager di te stesso
Il Personal Branding è il processo attraverso il quale puoi costruire e promuovere la tua “marca personale”, ovvero identifichi e comunichi chi sei e cosa fai.
Un processo composto da diverse fasi, tanti tasselli che incastrandosi l’uno con l’altro costruiscono quella che è la tua identità digitale, appunto, il tuo Personal Brand.
Si tratta quindi di un insieme di azioni, di attività, che devi mettere in atto per costruire la tua reputazione online, la tua immagine pubblica.
Prima di tutto, è indispensabile essere consapevoli delle proprie caratteristiche, individuare punti di forza, debolezze e obiettivi: è in base a questi che si definisce target, tone of voice e strategia.
Spesso, infatti, molte persone incorrono nell’errore di pensare che per fare Personal Branding sia sufficiente essere iscritti a un Social Network, pubblicare quanti più contenuti possibile e aggiungere hashtag qua e là.
In realtà, fare Personal Branding non è un gioco, non è banale, o meglio, non può esserlo se vuoi che sia efficace.
Con i tuoi contenuti devi raccontare te stesso, appassionare il tuo pubblico, e non puoi certo farlo in modo discontinuo o casuale.
Le approssimazioni non farebbero altro che farti perdere attrattività e credibilità.
È fondamentale, quindi, comprendere appieno chi sei, cosa hai da offrire e qual è il modo migliore in cui puoi farlo.
In questo articolo troverai alcuni suggerimenti su come sfruttare al meglio Instagram per il tuo Personal Branding.
Perchè fare personal branding?
I social media hanno una grande qualità: sono democratici. Questo significa che ognuno di noi ha a disposizione le stesse possibilità e che quindi tutti possiamo raggiungere gli stessi obiettivi, almeno ipoteticamente.
Come per tutto, però, c’è il rovescio della medaglia. La democraticità del mezzo porta anche a un suo sovraffollamento e, di conseguenza, a una stringente necessità di distinzione.
Sei un blogger? Quanti altri blogger si trovano sulla rete? Perché le persone dovrebbero scegliere di seguire te piuttosto che un altro?
Ecco la risposta alla nostra domanda: perché fare Personal Branding? Per differenziarsi, per essere scelti.
Attraverso la tua presenza online costruisci passo dopo passo la tua reputazione, la discriminante in base alla quale brand e utenti decideranno di scegliere te piuttosto che un altro tra i milioni presenti sul web, di farti entrare nei loro feed e nelle loro vite.
Ora che abbiamo capito di cosa si tratta e perché è necessario metterlo in atto se vogliamo avere successo, capiamo come sfruttarlo al meglio.
Perché puntare su Instagram
Instagram è attualmente il social network che sta vivendo la crescita più rilevante.
Infatti, se a settembre del 2017 i dati indicavano 800 milioni di utenti attivi ogni mese, oggi si parla di oltre un miliardo. Soltanto in Italia, ci sono 19 milioni di utenti attivi ogni mese e si stimano circa 11 milioni ogni giorno.
Un pubblico enorme, quindi, quello messo a disposizione dal social della fotografia per eccellenza.
Ma questo non è certo l’unico plus della piattaforma.
Instagram, infatti, mette a disposizione una serie in continua evoluzione di features, che aprono agli instagramers infinite possibilità. Basti pensare alle Stories e ai neonati IGTV e Nametag.
Grazie al suo pubblico, così ampio e attivo, e alle sue features, Instagram può rivelarsi estremamente utile per chiunque desideri accrescere il proprio Personal Brand.
Pubblica alla giusta ora, con la giusta frequenza
Come abbiamo visto, Instagram è un mezzo estremamente affollato e con un pubblico molto attivo, di conseguenza i contenuti che vengono pubblicati rischiano di passare inosservati per poi scomparire con rapidità.
Viene da sé quindi quanto sia importante per la reach dei nostri post pubblicare con frequenza e nei giusti orari. Per giusti si intende i momenti in cui il tuo pubblico è maggiormente attivo. Il cambio dell’algoritmo che gestisce la visualizzazione dei post ha mitigato questa necessità, ma resta comunque utile scegliere il momento adatto. Se per esempio condividi un post di buongiorno o della colazione non potrai certo pensare di pubblicarlo al pomeriggio.
Per scegliere gli orari migliori, innanzitutto studia a fondo il tuo target e le sue abitudini. Non ci sono ricette che vadano bene per tutti.
Lo stesso vale per la frequenza, non esistono verità assolute se non una: scegliere la frequenza in base alle tue possibilità di mantenerla nel tempo. Non c’è cosa peggiore che deludere le aspettative dei follower.
In generale, è consigliabile pubblicare non più di tre post al giorno, a distanza di almeno 4-5 ore l’uno dall’altro, per evitare l’overposting, e non meno di tre post a settimana. Se esageri rischi di incorrere nello Shadowban e vedere la visibilità dei tuoi contenuti limitata, se non pubblichi abbastanza rischi di perdere di credibilità e, di conseguenza, follower.
Gli orari e la frequenza sono importanti, ma per raggiungere il nostro target non possiamo prescindere da un buon utilizzo degli hashtag.
L’importanza degli hashtag per il Personal Branding
Gli hashtag sono l’arma migliore a tua disposizione: sono la via più breve ed economica per essere “visto” da tutti gli utenti che non fanno parte della tua community, ma che sono potenzialmente interessati ai tuoi contenuti.
Queste parole chiave, infatti, consentono ad un post di essere visualizzato all’interno di uno stream di contenuti tematizzati. Questo ha due vantaggi principali:
- aumentare l’engagement e i like;
- acquisire nuovi follower.
Hashtag molto popolari, come #igers, #food, #travel e #ig, possono rivelarsi un’arma a doppio taglio: se è vero che danno una grande spinta iniziale al post rendendolo immediatamente fruibile da un pubblico molto ampio, è vero anche che fanno sì che questo scompaia molto rapidamente.
In più, rischiano di portarti visibilità indesiderata, ovvero di far sì che le persone che vedono il tuo contenuto non siano affatto interessate ad esso. Senza tenere conto che potresti cadere nello spamming.
Dunque, gli hashtag vanno scelti con cura e secondo criteri ben precisi:
- devono essere coerenti con i tuoi contenuti e descriverli accuratamente;
- devono avere un buon tasso di interazione;
- devono essere popolari non per tutti ma per il tuo target.
Cerca i migliori hashtag e i più adatti con pazienza e in anticipo, così avrai una lista a disposizione al momento della pubblicazione.
Ci sono diversi tool per l’individuazione degli hashtag, alcuni a pagamento (come Keyhole), altri gratuiti (come All Hashtag o Display Purposes).
In ogni caso, lo stesso Instagram ti aiuta nella ricerca con i suggerimenti durante la digitazione nello spazio “cerca”.
Infine, oltre agli hashtag, è importante aggiungere sempre la geolocalizzazione, anch’essa uno strumento a costo zero in grado di garantirti maggiore visibilità.
La sponsorizzazione dei post
Per quanto possiamo essere bravi nella selezione degli hashtag, nella scelta di orari e frequenza, con il progressivo calo della copertura organica dei post, oggi è pressoché impossibile fare a meno della loro promozione, ovvero dall’utilizzo delle Instagram ads.
Tieni presente che la sponsorizzazione è disponibile soltanto per gli account aziendali e non per quelli personali, ma non preoccuparti: se hai già un profilo, potrai comunque convertirlo con facilità. Una volta fatto il passaggio alla versione business, inoltre, avrai anche accesso agli insight, uno strumento utilissimo per monitorare l’andamento dei tuoi post e del tuo account in generale e per modulare il tuo piano in base alla risposta degli utenti.
Puoi sponsorizzare un post attraverso:
- l’app di Instagram;
- il Business Manager di Facebook.
Se il primo è piuttosto rapido e intuitivo, il secondo ti permette di creare campagne di inserzioni più strutturate. Come sempre, dipende dalla tua strategia e dai tuoi obiettivi.
Esistono cinque tipi di Instagram ads, in base al contenuto dell’inserzione:
- foto (una foto, in formato orizzontale o verticale);
- video (video di massimo 60 secondi, in formato verticale o orizzontale);
- carosello (da 1 a 10 foto o video);
- Stories (foto o video temporanei della durata di 24 ore);
- Stories Canvas.
Ovviamente anche la promozione dei post deve essere fatta sulla base di un’analisi accurata dei tuoi obiettivi e del tuo target, altrimenti rischi di sprecare tempo e risorse. Più la sponsorizzazione è mirata e più sarà efficace: sparare nel mucchio non è mai la scelta migliore.
Per sapere come utilizzare al meglio le Instagram ads, ti consigliamo di leggere l’articolo “How to Advertise on Instagram: A Guide for Marketers” pubblicato da Hootsuite.
Personal Branding: Stories e IGTV
Le Instagram Stories, dal loro lancio nel 2016, hanno vissuto una crescita vertiginosa, sia in termini di utenti attivi che in termini di funzionalità. Per questo, e per il fatto che registrano un altissimo livello di engagement, ad oggi, rappresentano un imprescindibile strumento di comunicazione.
Come saprai, si tratta di contenuti che hanno vita breve, 24 ore, a meno che tu non decida di metterle “in evidenza”. Proprio per questa peculiarità ti permettono di pubblicare contenuti che differiscono dallo stile dei normali post, senza andare a intaccare l’estetica del tuo feed, e pubblicare tanti contenuti in maniera consecutiva, senza rischiare di fare spamming e infastidire i tuoi follower.
Ma i punti di forza non finiscono qui, le Stories sono un vero e proprio mondo a parte:
- sono ottime per lo storytelling, per pubblicare il “dietro le quinte” degli eventi o i vari “work in progress”;
- ti permettono di trasmettere video in diretta e di interagire con gli altri utenti in tempo reale;
- ti consentono di coinvolgere gli utenti sottoponendo loro dei sondaggi;
- assecondano la tua fantasia offrendoti la possibilità di personalizzare i post con sticker, gif, scritte, filtri e musica;
- a differenza dei normali post, ti consentono di aggiungere link (se hai più di 10.000 follower).
Insomma, le Instagram Stories sono uno strumento utilissimo per il Personal Branding.
La loro naturale evoluzione sembra essere la neonata IGTV, una novità che potrebbe cambiare il modo di utilizzare i Social Network, tanto per gli utenti, quanto per le aziende. Sicuramente, cambia il modo di fare Branding.
Cogliendo il crescente apprezzamento per il formato, la IGTV consente di pubblicare video di una durata dieci volte superiore a quella massima prevista per i post (60 secondi), durata che potrebbe essere incrementata ulteriormente, e di editarli in post produzione.
Per utilizzarla è sufficiente creare un proprio canale e si può da subito iniziare a pubblicare!
Anche in questo caso si deve porre molta attenzione alla qualità dei contenuti, alla coerenza degli stessi con il nostro stile e a dare continuità alla storia che raccontiamo, evitando quindi la pubblicazione a singhiozzo e di materiali improvvisati.
Se utilizzato al meglio, come abbiamo già spiegato, questo nuovo strumento può essere di grande aiuto per il successo della nostra strategia.
Infine, va anche detto che al momento l’applicazione presenta due limiti principali:
- non offre la possibilità di sponsorizzare i contenuti;
- non è remunerativa, in quanto non presenta alcuna pubblicità al suo interno;
ma siamo sicuri che è solo questione di tempo!
Il tuo biglietto da visita: il profilo Instagram
Quando hai stabilito la strategia e preparato il tuo piano editoriale, non ti resta che creare un profilo efficace, capace di attirare l’interesse del tuo target a prima vista.
Ricorda che la prima impressione conta!
A questo proposito, ci sono degli accorgimenti che non puoi trascurare:
- scegli un’immagine del profilo che racconti chi sei, molti utenti decideranno se seguirti o meno anche in base a quella. Quindi no a foto di tramonti, di paesaggi o in compagnia di amici, la foto profilo deve ritrarre te, le persone vogliono sapere chi sei prima di decidere di seguirti;
- utilizza un username semplice, facile da ricordare, e in linea con chi sei e cosa fai;
- crea una bio accattivante, deve essere breve e comunicare in poche parole quello che vuoi che gli utenti sappiano su di te. Non dimenticare di inserire hashtag pertinenti e, se ne hai uno, il link al tuo sito Internet o al tuo blog;
- crea il tuo Nametag, il tuo “distintivo” versione QR Code, personalizzalo con colori ed emoji o rendilo unico scattandoti un selfie;
- crea un hashtag personale, anch’esso facile da ricordare, da inserire nella bio e nei post che pubblicherai;
- collega Instagram ad altri profili social, assicurandoti che anch’essi siano coerenti con il tuo Personal Brand; questo ti permetterà di consolidare la tua immagine e di diffondere meglio il tuo messaggio;
- assicurati di avere già un buon numero di foto quando andrai online (nessuno ama seguire un profilo vuoto) e che siano di ottima qualità. Gli standard ai quali gli utenti sono abituati sono molto alti. Uno strumento che ti può essere sicuramente utile per creare contenuti sempre nuovi e interessanti è Canva, un’applicazione web con la quale creare grafica in modo semplice e gratuito
- utilizza le Stories in evidenza, uno strumento poliedrico: puoi fissare le tue Stories più belle, utilizzarle per descrivere aspetti diversi della tua attività o semplicemente raccontare di te.
Sii il Social Media Manager di te stesso
Creare un profilo efficace e dei contenuti di qualità è indispensabile, ma non abbastanza. Perché tu riesca a fidelizzare i tuoi follower, a far sì che continuino a seguire te e i tuoi contenuti, devi interagire con loro.
Insomma, devi diventare il Social Media Manager di te stesso: resta sempre al passo con le nuove feature, rispondi con gentilezza a commenti e DM (Direct Message), non cadere mai nelle provocazioni e non essere avaro di like, partecipa il più possibile alle conversazioni sui trend topic e interagisci con gli altri instagramers.
Non devi mai sottovalutare l’importanza del “fare community”: gli altri utenti sono un’inesauribile fonte di ispirazione, partecipare attivamente alle discussioni ti permetterà di trovare spunti interessanti per la creazione di nuovi contenuti.
In più, analizzando le conversazioni, approfondendo ciò che viene detto, potrai valutare la bontà di ciò che produci e calibrare le nuove pubblicazioni. Ricorda che ogni utente può essere un possibile follower, che ogni voce ha un grande valore.
Se il tuo obiettivo è poi quello di essere notato da determinate aziende, non dimenticare di studiarne attentamente il modo di comunicare, di interagire con loro e, quando possibile, ingaggiarle.
Ultimo ma non ultimo, non trascurare mai il tuo profilo, rischi che siano i tuoi follower a sentirsi trascurati e quindi di perdere la loro fiducia e il loro interesse.
Per il resto, come per tutte le cose, per avere successo ci vuole serietà, tanto lavoro, dedizione e, certo, fortuna. Purtroppo per quella non abbiamo consigli utili!