La digital agency continua la crescita degli ultimi anni, rafforzando il team e le proprie verticalità, influencer marketing e new media su tutte.
Openbox, agenzia di sviluppo e comunicazione digitale specializzata in social media, content e influencer marketing, continua e rafforza la sua evoluzione nel panorama della comunicazione digitale italiana. Una crescita che dopo il + 30% del 2019 e del 2020 tocca nel 2021 un eloquente +55%, attestando il fatturato a 3.8 milioni di Euro.
Cifre che accompagnano un rafforzamento anche a livello di investimenti, innovazione e team. Un gruppo, quello di Openbox, che ad oggi può contare su 38 persone operanti nelle diverse BU dell’Agenzia. Le opportunità date dalle sedi di Milano e Roma e la propensione, attuata da tempo, sul remote e smart working hanno sicuramente favorito tale espansione, permettendo all’Agenzia di integrare figure di primo piano.
Una crescita che è figlia di un piano industriale dalle forti prospettive e del focus degli ultimi anni su verticalità come welfare contrattuale, social media e, soprattutto, influencer marketing, che vede coinvolta l’Agenzia in progetti di levatura nazionale e internazionale. Una BU, quella dedicata all’IM, che ha segnato un incremento di fatturato di oltre il 200% e che vedrà anche nel 2022 forti investimenti per continuare questo trend e offrire servizi e progetti sempre più in linea con la continua evoluzione del mercato.
L’attitudine, consolidata da anni, all’analisi e alla strategia data-driven e il supporto dato ai brand in media in ascesa come TikTok e Twitch (a breve sarà attivato un team dedicato) sono oggi accompagnati da un forte focus su brand entertainment e content production e su spazi d’avanguardia come metaverso e NFT.
In rampa di lancio in questo 2022 troviamo infatti una nuova BU dedicata ai contenuti short e un team dedicato allo sviluppo e all’uso strategico degli avatar virtuali.
Rilevante anche la valorizzazione delle partnership, da sempre elemento distintivo di Openbox. Accanto alle strette collaborazioni con le startup connesse al gruppo, CreationDose, SEO Tester Online, Corderblock, &Love e Userbot in grado di ampliare e migliorare l’offerta Openbox, se ne aggiungono altre con agenzie, media, associazioni, centri media. Tra queste da segnalare Fragos Media, agenzia di performance marketing da anni nel Top 3% Google, e Riprese Firenze, realtà specializzata in produzioni video.
“L’anno che si è appena concluso – afferma Simone Carusi, Founder & CEO di Openbox – ha dimostrato che la strada intrapresa negli ultimi quattro anni è stata quella giusta; credere nell’importanza di avere nel team professionalità verticali per i diversi ambiti della comunicazione e del marketing, dare vita a progetti innovativi e all’avanguardia sempre più ambiziosi e investire in settori poco esplorati ci ha permesso di raggiungere il traguardo dei 3,5 milioni di fatturato molto prima di quanto prevedessimo. Ora, il 2022 per noi apre una fase nuova, nella quale, accanto ai driver di crescita degli ultimi anni, svilupperemo nuovi progetti e partnership strategiche per farci trovare pronti a rispondere alle nascenti richieste della digital economy”
“Siamo estremamente fieri della continua crescita dell’Agenzia – sottolinea Matteo Pogliani, Partner & Head of Digital di Openbox – ma, più che nei numeri, nelle competenze e nelle verticalità che abbiamo saputo valorizzare in questi anni e che adesso sono per noi (e per i nostri clienti) concreti valori aggiunti. Un’innovazione che non significa solo nuove BU e servizi, ma soprattutto migliorare costantemente la nostra offerta, anche sui servizi per noi più radicati. Un esempio è senza dubbio quello dell’influencer marketing che negli anni ci ha visto affinare notevolmente le capacità di analisi e reportistica, ad esempio, o la capacità di integrare progettualità più evolute come quelle connesse al brand entertainment e alla produzione di contenuti di alto profilo come corti, web series o talk show. Una valorizzazione completa della creator economy e di ciò che questa può portare ai brand. In questa evoluzione restano però, costanti, punti fermi come l’orientamento al risultato, l’estrema customizzazione dei progetti, ma soprattutto la capacità di adattarsi, in modo rapido, ai cambiamenti del mercato.”
“Per noi, questi risultati, sono la conferma di quanto sia ormai necessario pensare a livello di gruppo – ha aggiunto Jacopo Paoletti, Partner & CMO di Openbox e advisor in diverse PMI & startup – valorizzando la nostra capacità di fare sistema.”