E’ stato un fine settimana in Riviera quello trascorso da una delegazione di Open-Box, ma non pensate ad abbronzatura, mojito in spiaggia e bagni in mare. La meta è stata infatti il Palacongressi di Rimini, che nelle giornate di venerdì 19 e sabato 20 Giugno ha ospitato la 3° edizione del Web Marketing Festival, l’evento più completo in Europa. Una struttura circondata dal verde, moderna e capiente, ha accolto i 2600 curiosi e professionisti del settore accorsi in Romagna da tutta Italia. Saltimbanchi sui trampoli e musica live hanno accompagnato e reso divertente le soste e il passaggio tra i vari corridoi durante le pause.
Ma veniamo alla formazione e alla crescita professionale. Programma alla mano ci siamo distribuiti nelle varie aule: moltissime le sale (ben 22) e altrettanti gli speech tenuti dai 120 relatori presenti. Una due giorni dedicata interamente al Web Marketing in Italia, tra interventi sul Social Media Management e altri sul Content Marketing, senza dimenticare Facebook e Social Advertising e CMS. C’è da dire che qualche argomento affrontato poteva risultare banale e alcuni strumenti presentati già conosciuti agli addetti ai lavori, ma per il resto è stata veramente un’esperienza stimolante. Gli speech seguiti ci hanno offerto degli spunti importanti per affrontare il lavoro quando ci troviamo a collaborare e interagire con i nostri clienti, che magari possiedono poche conoscenze sull’argomento. Slancio anche ai giovani imprenditori con la pitch competition che ha presentato sei startup selezionate, mostrando così la collaborazione tra innovazione e digitale. Molti anche gli incontri e le nuove conoscenze con colleghi e professionisti, che a suon di creatività ed esperienza hanno sfruttato la tecnologia per dar vita a qualcosa di nuovo.
Un’esperienza proficua, dunque, in cui abbiamo avuto modo di accrescere professionalità, conoscenze e rapporti umani, sempre più consapevoli del ruolo fondamentale che ricopre al giorno d’oggi il web marketing.
(Durante il suo speech, Valentina Falcinelli ha sottolineato l’importanza di semplificare il burocratese tipico della lingua italiana… Spero di averne fatto tesoro in quest’articolo!)