Discord è un app di chat e videochiamate in origine molto apprezzata tra gli appassionati di videogiochi, diventata poi popolare in breve tempo anche tra i non gamer.
Sembra che la sua diffusione sempre più veloce sia dovuta alle opportunità offerte, come la possibilità di gestire grandi gruppi di persone e la fluidità con la quale passa dalla chat alle chiamate alle videochiamate.
Queste opzioni l’hanno resa celebre durante gli anni di pandemia, quando molti giovani l’hanno preferita alle altre app simili per organizzare varie attività da remoto, come gruppi studio o club del libro.
Vediamo nel dettaglio perché Discord è così amata, cos’è e come funziona.
Cos’è Discord
Come accennato, Discord è un servizio di comunicazione vocale, video e testuale, nato nel 2015 da Jason Citron and Stan Vishnevskiy.
Viene fondata per risolvere un problema specifico, ovvero riuscire a comunicare con gli amici in giro per il mondo mentre si gioca ai giochi online.
La passione per i videogiochi di Jason e Stan li sprona a creare uno strumento migliore per aiutare questo tipo di comunicazione rispetto a tutti gli altri servizi che risultavano lenti, inaffidabili e complessi.
Discord rendeva facile e veloce comunicare a voce e in video, così che in poco tempo divenne l’app preferita dai gamer.
Attualmente Discord è usato da tutti e non solo dai videogiocatori, soprattutto dai giovanissimi, ma anche dai club sportivi locali, dalle comunità artistiche, dai gruppi di studio.
La caratteristica più amata è la possibilità di creare uno spazio dedicato alle proprie passioni fidelizzando una community affiatata che si confronta quotidianamente.
Inoltre, Discord può essere integrato a Xbox e Playstation, PC e Mac.
Come funziona Discord?
Dall’estetica che ricorda un po’ Slack, Discord è caratterizzata dalla presenza dei gruppi di utenti, definiti “server”, che possono essere ad accesso libero oppure privati; per entrare in questi ultimi occorre l’autorizzazione di un moderatore.
La possibilità di creare server liberi o privati è disponibile per ogni utente, che può decidere anche di suddividere la discussione in “canali”.
Ad esempio, un server dedicato ad un libro può suddividersi in canali: uno per la condivisione di foto, un altro per le recensioni, un altro ancora per la divisione in tappe della lettura.
In ogni canale la comunicazione potrà essere testuale, vocale o video.
La versione gratuita consente la condivisione di file da 8 megabyte ciascuno, mentre esistono versioni a pagamento che consentono di caricare file da 100 mega.
In cosa si differenzia Discord da altre app di messaggistica
La differenza di Discord rispetto ad altre app di messaggistica sta in alcune sue caratteristiche principali.
È, infatti, diversa da:
- Telegram e WhatsApp, perché permette di entrare in contatto anche con sconosciuti;
- Instagram e TikTok, perché si basa sulla comunicazione diretta, senza algoritmo e feed da scorrere.
Il servizio è gratuito e non si affida alle pubblicità, ma permette di sottoscrivere abbonamenti mensili o annuali, che offrono funzionalità pro, come la condivisione di file di grandi dimensioni a cui accennavamo prima.
L’abbonamento dispone anche di due “Boost” per potenziare un server, che quando avrà raggiunto abbastanza incrementi regalerà benefit a tutti i partecipanti.
I Server Boost sono utilizzati per sostenere la community alla quale si appartiene o si è più affezionati e possono essere anche acquistati singolarmente.
Conclusioni
Il modello di business di Discord è molto interessante da analizzare, per due motivi principali:
- ha una forte base di utenti appassionati di videogiochi, infatti sembra che Microsoft, che produce la Xbox, sia interessata all’acquisto;
- i social network tradizionali non riescono ad aumentare la visualizzazione di pubblicità, quindi il sistema degli abbonamenti potrebbe essere ideale per ottenere altre entrate.
Ad oggi Discord può vantare numeri davvero molto validi:
- 150 milioni di utenti attivi mensili;
- 19 milioni di server attivi settimanali;
- 4 miliardi di minuti di conversazione giornalieri sui server.
Insomma, a quanto pare questa app si è molto diffusa tra la Generazione Z, ma ha grandi possibilità di crescere ed espandersi ancora molto.