Content Marketing 6 Dicembre 2024

La SEO si sta trasformando in AEO (Answer Engine Optimization)?

By: Francesco Ambrosino
La SEO si sta trasformando in AEO Answer Engine Optimization

La SEO è in costante evoluzione, più di un Pokémon, e chiunque si occupi di posizionamento sui motori di ricerca, o più umilmente di contenuti informativi, sa benissimo che non c’è niente di più instabile dell’algoritmo di Google.  

Basta osservare un grafico di posizionamento su un qualsiasi tool dedicato, come SeoZoom, per capire che le SERP cambiano con una frequenza sempre maggiore; quello che è più difficile stabilire è se lo fanno come conseguenza delle mutate abitudini degli utenti o al fine di modificarle, queste abitudini. 

Certo, oggi facciamo ricerche più elaborate e conversazionali rispetto a qualche anno fa, ma siamo così sicuri che quando andiamo su Google vogliamo una pagina di risultato così elaborata e piena di punti di contatto? Forse sì, soprattutto se ci riferiamo a query formulate in forma di domanda

Da un po’ di tempo, infatti, si parla meno di SEO e più di AEO, acronimo di Answer Engine Optimization

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cos’è questa AEO

Cos’è la AEO (Answer Engine Optimization)

La AEO, sigla che sta per Answer Engine Optimization, è il processo di ottimizzazione dei contenuti di un sito web per fornire risposte dirette alle query di ricerca degli utenti, particolarmente vantaggioso per i risultati dei motori di ricerca, nonché per le AI (ad esempio ChatGPT, Bard) e i motori di ricerca vocale (Alexa, Siri).

L’AEO è un metodo che mira a posizionare i contenuti in modo che rispondano direttamente alle domande degli utenti nei motori di ricerca

Ma qual è la differenza con la SEO? Volendo semplificare, mentre la SEO tradizionale lavora(va) principalmente sulle parole chiave, l’AEO si concentra sulla fornitura di risposte concise e accurate che corrispondano all’intento alla base delle query di ricerca. 

A dire la verità, per chi fa SEO oggi l’utilizzo di questa nuova sigla è un po’ quello che gli americani chiamano “Potato, potahto”, con la differenza di pronuncia tra l’inglese britannico e quello americano: sembrano diverse, ma indicano la stessa cosa

A domanda, rispondo: il motore di risposta

Chi produce contenuti, e lo fa con serietà, sa che, al netto di tutti i tecnicismi, deve rispettare essenzialmente tre principi:

  • scrivere cose vere;
  • scriverle bene;
  • rispondere alle esigenze degli utenti.

La AEO si inserisce soprattutto in questo ultimo punto, perché bisogna capire che le ricerche non sono tutte uguali, e non mi riferisco solo alla canonica divisione tra informazione, navigazionale e transazionale

Se io vado su Google e digito “Classifica Serie A”, non ho bisogno di un contenuto approfondito nel quale si fa un excursus storico sull’argomento, voglio solo la classifica, e non è un caso che il motore di ricerca mi risponda così.

ricerca google con risposta diretta

Questo è solo un esempio, slegato dai singoli produttori di contenuti, perché si tratta di una funzione di Google, ma il principio è semplice: se faccio una domanda che presuppone una risposta secca, non ho bisogno di altro

Non è una novità, sia chiaro; sono anni che si parla della trasformazione dei motori di ricerca in motori di risposta, quindi la AEO non è altro che il prosieguo di un percorso che parte da lontano. 

Nel corso degli anni, infatti, sono stati introdotti i dati strutturati, il knowledge graph, i Risultati Zero, le domande frequenti degli utenti, e così via; tutte innovazioni costruite per consentire a chi effettua una ricerca di raggiungere nel minor tempo possibile la risposta di cui ha bisogno

Funziona con tutte le ricerche? No, ovviamente no, ma con le query in formato domanda sì, senz’altro

Come cambiano i contenuti?

L’evoluzione a cui abbiamo assistito negli ultimi anni è un tentativo, da parte di Google, di adeguarsi ai nuovi strumenti utilizzati dagli utenti per ottenere risposte alle proprie domande

In passato non c’erano alternative, si poteva solo accedere al proprio motore di ricerca dal pc, digitare una o più parole chiave, e scorrere in SERP i vari risultati nella speranza di trovare ciò di cui si aveva bisogno. 

Oggi, invece, possiamo fare la stessa cosa da pc, smartphone, tablet, smart tv, console di gaming, ma soprattutto attraverso gli assistenti vocali (Siri, Alexa, ecc…), ed è evidente che un conto è sedersi alla propria scrivania per fruire di contenuti dedicati ad una tematica specifica, un altro è fare una domanda in forma conversazionale con la voce; in quest’ultimo caso vogliamo una risposta diretta, possibilmente breve e concisa

Qual è il problema? La fonte! Ad oggi (vedremo se e come cambieranno le cose con i vari SearchGPT e simili), ogni sistema attinge al medesimo calderone, al cui interno troviamo i contenuti presenti online, raggiungibili da uno spider, e prodotti da qualcuno. 

Quindi, se si vuole intercettare un pubblico in modo efficace, è necessario costruire i propri contenuti tenendo conto delle varie esigenze e delle modalità di ricerca degli utenti

Per capirci, se produco un articolo informativo su tema complesso, devo fare in modo che quel contenuto possa essere fruito sia nella sua interezza ma anche proposto da Google e dagli assistenti vocali come risposta diretta ad una domanda altrettanto diretta

Così.

risulta zero google
Seo AEO ricerca su google da mobile

Pro e contro della AEO

Attenzione ad emozionarsi, però, perché non è tutto oro quello che luccica, ma nemmeno tutto quello che sembra cioccolato è… Vabbè, ci siamo capiti. 

Vediamo, quindi, quali sono i principali pro e contro di questo differente approccio alla SEO.

Vantaggi:

  • aumento della visibilità e dei tassi di clic: posizionandosi in “posizione zero”, le aziende potrebbero ottenere maggiore visibilità e attenzione degli utenti senza dipendere solo dai ranking “tradizionali”. Questo potrebbe portare a tassi di clic più elevati (CTR) perché gli utenti sono attratti da contenuti che rispondono direttamente alle loro domande;
  • miglioramento dell’esperienza utente: i contenuti basati sull’AEO sono progettati per essere chiari, concisi e facili da navigare, offrendo agli utenti risposte rapide e precise alle loro domande. Questo approccio migliora la soddisfazione degli utenti, incoraggia le visite ripetute e contribuisce a un migliore coinvolgimento;
  • maggiore rilevanza per la ricerca vocale: con l’aumento dell’utilizzo della ricerca vocale, l’AEO diventa fondamentale. Ottimizzando i contenuti con un linguaggio naturale e frasi di ricerca vocale, le aziende potrebbero aumentare le loro probabilità di apparire nei risultati di ricerca vocale;
  • tassi di conversione più elevati: affrontando direttamente domande specifiche, l’AEO attira traffico potenzialmente più qualificato, composto da utenti che cercano attivamente le soluzioni offerte. Questo porta spesso a tassi di conversione più elevati, poiché i visitatori sono più propensi all’azione quando le loro esigenze sono soddisfatte;
  • adattamento alle tendenze future: la AEO si allinea con l’evoluzione dell’intelligenza artificiale e della ricerca vocale. Le aziende che ottimizzano i loro contenuti per AEO oggi saranno meglio posizionate per adattarsi alle tendenze future, garantendo un approccio sostenibile al marketing digitale.

Svantaggi:

  • difficoltà nel raggiungere la “posizione zero”: non esiste una garanzia per apparire nella “posizione zero” dei risultati di ricerca. L’algoritmo di Google è in continua evoluzione e ciò che funziona oggi potrebbe non funzionare domani;
  • potenziale diminuzione dei clic sul sito web: apparire nella “posizione zero” potrebbe paradossalmente ridurre i clic sul sito web. Gli utenti potrebbero trovare le informazioni di cui hanno bisogno direttamente nella risposta, senza dover visitare il sito. C’è il rischio, quindi, di incappare nelle cosiddette ricerche a zero click;
  • competizione elevata: sempre più aziende stanno adottando strategie simili, rendendo la competizione per la “posizione zero” molto intensa. Tra l’altro, in SERP c’è un solo posto per il featured snippet, quindi conquistarlo è davvero difficile. 

Come approcciare la AEO?

Io non sono un grande fan delle rivoluzioni annunciate a parole, non credo nelle ricette preconfezionate che funzionano sempre e comunque, e non sono nemmeno convinto che le cose siano effettivamente così diverse oggi rispetto a qualche anno fa

Se riguardo le slide del mio Corso di Blogging del 2017, infatti, posso notare che i consigli per scrivere un contenuto informativo sono ancora validi oggi: titolo chiaro, introduzione, divisione in paragrafi, elenchi puntati, frasi brevi e concise, e così via. 

Quello che è cambiato è il modo in cui l’utente effettua le ricerca online e quello con il quale lo strumento utilizzato restituisce i risultati. 

Il nostro compito è adeguarsi ai cambiamenti, cercando di costruire un contenuto che possa rispondere alle esigenze degli utenti in tutte le sue declinazioni

Perché, al netto degli acronimi, quello che conta è (ad oggi) il contenuto. Il resto è solo applicazione tecnica.

Francesco Ambrosino

Padre³, campione di salto con l'ansia. Dopo i pasti, esigo una cosa dolce. Scrivo roba sul uebbe.

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