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Scritto ascoltando: Bye Bye Bombay by Afterhours
Prendete più di 400 talentuosi, appassionati esperti di digitale. Metteteli tutti insieme per 24 ore filate all’interno di quella fucina di idee che è H-Farm. Privateli del sonno e imbottiteli di RedBull e avrete soltanto una minima idea di cos’è un Hackathon. Ma poi un Hackathon non si racconta… un Hackathon si vive.
Eh sì, c’eravamo anche noi di OB tra i partecipanti ad #hacktravel, evento per favorire lo sviluppo d’innovazione nel settore turistico. Quattro grandi brand di settore (Costa Crociere, WishDays, Bravo Fly, Venezia Unica) con altrettanti brief legati a reali necessità aziendali su cui sviluppare progetti innovativi. A scegliere i vincitori le aziende stesse, come nel mondo reale del lavoro, aziende che potranno poi valutare la concreta realizzazione dei progetti selezionati. Nessun paletto… libero sfogo alle idee.
In concreto come si svolge un Hackathon?!? Si parte alle 9 del Sabato mattina con l’ascolto dei brief e la bolgia della formazione dei gruppi di lavoro (alla fine saranno quasi 50) e in un crescendo di brainstorming, confronto e lavoro, duro lavoro, si sgobba per 24 ore consecutive fino alla presentazione del proprio progetto.
Ma l’Hack è molto di più: si impara, si cresce.. si conoscono nuovi amici e possibili partner, ma soprattutto si ha la rara possibilità di confrontarsi con il meglio. Un’esperienza “tosta” che però ti lascia più di quanto ti chieda: durante la nottata di lavoro ti domandi ripetutamente chi te lo abbia fatto fare… ma già un’ora dopo la fine (in totale assenza da sonno) vorresti già farne un altro.
Tanto per la cronaca il progetto del gruppo con i marketer OB ha vinto la menzione speciale da parte di Travel Appeal… perché partecipare è sempre bello, ma vincere anche meglio!
Se non fosse stato chiaro vi consigliamo di verificare la data e iscrivervi al prossimo Hack…. DI CORSA!