Nuovi scenari si aprono per brand e marketers grazie alle opportunità offerte da Facebook Horizon, che sembra voler andare ben oltre l’attuale significato di social media.
Immagina un futuro in cui essere presenti sia una costante, anche a distanza. Un futuro in cui i limiti della tecnologia odierna vengano superati, in cui creare un tuo personalissimo mondo come più ti piace.
Facebook non l’ha solo immaginato. Ha riconosciuto che il futuro delle comunicazioni interpersonali è legato alla presenza, alla convergenza della realtà fisica e di una realtà virtuale, che lascia aperte nuove opportunità di connessione tra amici, familiari e persino colleghi.
Ed è proprio questo il concetto alla base di Horizon.
Un mondo sempre più connesso
Secondo l’ultimo report elaborato da We Are Social sull’utilizzo di Internet e delle nuove tecnologie nel 2020, gli utenti di Internet nel mondo sono 4,54 miliardi, e le persone presenti e attive sui social 3,8 miliardi.
In media, spendiamo 3 ore e 40 minuti su device mobile, e il 50% di questo tempo è impiegato su app social e di comunicazione in generale.
Inoltre, solo in Italia, si registrano 50 milioni di persone connesse online regolarmente, delle quali 35 milioni attive sui canali social.
Questi numeri forniscono un’idea piuttosto precisa di quanto comunicare stia acquisendo un’importanza sempre maggiore, in particolar modo durante (e conseguentemente) un periodo complicato come quello della pandemia.
Infatti, in tutto il mondo i contatti fisici a livello sociale si sono decisamente limitati: ci siamo ritrovati a passare in casa più tempo del solito e ci siamo relazionati con famiglia, amici e colleghi quasi esclusivamente attraverso mezzi di comunicazione online.
In questo contesto, anche l’uso di app per la realtà virtuale è inevitabilmente cresciuto, sopperendo alla necessità di effettuare attività che, in altre condizioni, si sarebbero svolte di persona.
La sensazione di essere lì, in uno stesso spazio virtuale nel quale non sussistono limiti, è diventato un imperativo ancora più forte di qualunque altro tipo di comunicazione.
Abbiamo raggiunto il bisogno di essere presenti gli uni agli altri vivendo in un mondo cambiato, che per necessità tende a mantenere le persone forzatamente più distanti.
Ed ecco che Horizon arriva a offrire un nuovo tipo di interazione sociale, differente da qualunque altro.
Horizon: esplora, gioca, crea
Siamo già ampiamente abituati a condividere pensieri, emozioni e passioni sui nostri profili social, e questo ci ha permesso di creare legami più e meno stabili nel corso del tempo.
Adesso, la realtà virtuale è capace di portarci in un’altra dimensione, in cui queste relazioni possono diventare ancora più significative.
Dopo aver acquistato Oculus nel 2014, rilasciato una gamma di visori ed effettuato una serie di aggiornamenti nel corso dei mesi, a fine agosto Facebook ha lanciato la versione beta (solo su invito) di Horizon.
Non si tratta semplicemente di un altro modo di usare il social, ma mette a disposizione degli utenti una realtà in cui incontrarsi, comunicare, creare e, perché no, anche divertirsi.
Horizon è in costante evoluzione, frutto delle libere creazioni della sua community.
Offre la possibilità di connettersi con persone da tutto il mondo, partecipare ad eventi, giocare da soli o in team, e testare la propria immaginazione su vari tipi di attività.
Social VR e social media marketing
In Horizon nulla è lasciato al caso: gli avatar mostrano le espressioni dei rispettivi utenti, l’audio si regola in base allo spazio fisico che l’avatar attraversa (per cui più si avvicina a una fonte di rumore più questo aumenta di volume), e ogni oggetto può essere manipolato usando il proprio tocco.
Dal punto di vista dei brand, questo rappresenta un nuovo modo di coinvolgere i clienti, offrendo loro una customer experience originale e personalizzata: un’azienda può adottare un approccio diverso, creare un proprio mondo virtuale, usarlo per lanciare campagne pubblicitarie, e lasciare che gli utenti lo esplorino provando i prodotti, andando alla ricerca di elementi “nascosti” (per esempio codici sconto o regali) e interagendo in modo del tutto naturale, proprio come accadrebbe nella vita reale.
Per i marketers, invece, Horizon rappresenta una sfida continua, fatta di collaborazioni, creatività, gamification, in evoluzione e sperimentazione costanti.
Più in generale, guardando l’attuale panorama digital, è evidente che il modo migliore per entrare in contatto con Generazione Z e Millennial sia “sfruttando” l’AI, gli eSports e i videogiochi.
Pensiamo solo che, visto il maggiore distanziamento sociale a cui siamo sottoposti, si prevede che i gamer arriveranno ad essere 2,7 miliardi in tutto il mondo entro la fine del 2020, un dato che lascia intravedere un ampliamento notevole del mercato attuale per molti marchi.
Gli appassionati di gaming si rivelano consumatori attivi non solo di prodotti legati al gioco, ma anche di prodotti di fashion e beauty, un’ottima opportunità di monetizzazione per quei brand che riescono a coglierla, andando lì dove sono i propri consumatori.
In conclusione, esplorare mondi virtuali nei quali crescere, cambiare, trovare ispirazione e sbizzarrire la propria creatività, apre la strada a opportunità potenzialmente infinite, tanto per i brand quanto per i content creators.